AD OGGI
Il lusso esclusivo ed artigianale dell’atelier GIULIACARLA CECCHI è un punto di riferimento del sistema Moda, pur rimanendo al di fuori di tutte le sue dinamiche.
Tessuti pregiati, linee ricercate, solo pezzi unici: artigianalità e qualità riconosciute da una clientela internazionale, che torna stagione dopo stagione.
LE TRASFORMAZIONI
Un Kimono bianco giapponese diventa un abito da Sposa e due abiti da sera Europei
Abito donato al Museo della Moda
e del Costume di Palazzo Pitti
Dai colli di volpe argenté a modernissime giacche di rouches di chiffon
LO SCRIGNO DI POLA
COUTURE À PORTER
LE CREAZIONI DI POLA CECCHI
AL MUSEO STATALE HERMITAGE DI SAN PIETROBURGO
Quattro capi sono stati selezionati da Marina Blumin, Head of the New Aquisition department of HERMITAGE - Museo Statale di SAN PIETROBURGO, RUSSIA - entrata in contatto con l'atelier GIULIACARLA CECCHI nel Novembre 2018, in occasione della VI edizione del COSTUME COLLOQUIUM a Firenze. La biennale organizzata dalla fondazione ROMUALDO DEL BIANCO - Life Beyond Tourism per riflettere sulla MODA passata, presente e futura, in tre giorni di incontri internazionali, interculturali e multidisciplinari ha scelto l'Atelier GIULIACARLA CECCHI per rappresentare la storia, la tradizione, la creatività italiana.
Due degli outfit selezionati sono protetti dal 1996 da un brevetto di modellazione chiamato WAVE vanto italiano della genialità di Pola.
La terza creazione è un robe-manteau bianco che innova la lavorazione dei NASTRI dal metodo storico di GIULIACARLA CECCHI del 1978 mentre il quarto vestito è un semplice abito lungo in seta operata con avvolgenti fasce di strass.
Questo aprile, Pola Cecchi e il suo staff, sono volate in Russia, con due destinazioni: prima tappa MOSCA per il congresso "ARCHITECTURE" dove la maison ha presentato agli architetti e universitari presenti una performace che riuniva tre espressioni d'arte: musica, balletto e moda.
La seconda tappa è stata SAN PIETROBURGO, per incontrare Marina Blumin, direttrice del dipartemento nuove acquisizioni e Vyacheslav Federov, direttore del dipartimento di storia della moda e della cultura russa. Pola Cecchi ha seguito personalmente tutte le fasi della donazione, per poi trascorrere tutta la giornata fra i caveau della nuova ala del museo dove sono ancora gelosamente conservati i sontuosi abiti dell'XVIII e XIX secolo appartenenti ai membri delle famiglie degli Zar, i preziosi vestiti appartenuti alle donne della nobiltà russa, le imponenti divise dell'esercito dell'Impero russo a confronto con la migliore maestria della Moda Europea contemporanea.